Vivere a Londra
Inside London
Vivere a Londra
Fino al giorno in cui non verranno ufficializzati accordi differenti, i cittadini italiani saranno considerati cittadini comunitari e come tali agevolati nell’ottenimento del permesso di residenza. Questo è il primo presupposto per poter ottenere un lavoro a Londra e accedere ad esempio ai servizi offerti dal Servizio Sanitario inglese.
Così come non verranno posti ostacoli burocratici per poter validamente stipulare un contratto di affitto.
Al di là poi degli aspetti normativi, che attualmente restano invariati rispetto agli ultimi anni, sussiste un’agevolazione culturale nei confronti degli Italiani, che rappresentano una delle comunità linguistiche più presenti nella capitale inglese.
Il che, anche quanto la Brexit sarà un processo concluso, lascia prevedere ragionevolmente, che gli Italiani che lavorano a Londra saranno richiesti e continueranno a rappresentare una componente essenziale nel mercato del lavoro londinese.
Sulla brexit se ne sono dette diverse e se ne continueranno inevitabilmente a dire molte. Il trauma che in qualche modo è derivato da un evento che ha sorpreso in tanti, ha generato previsioni, informazioni spesso fuorvianti, che tendono a creare anche ingiustificati allarmismi.
Mentre sulle conseguenze della Brexit occorre essere precisi proprio per consentire a chi pensa di trasferirsi a Londra per lavorare, di avere informazioni precise.
In questo articolo, potrai capire cosa sia effettivamente la Brexit, quali sono le sue fasi e soprattutto potrai comprendere cosa cambia per gli italiani che vivono e lavorano a Londra.
Intanto è giusto chiarire cosa sia la Brexit, perché anche su questo non c’è molta precisione. Brexit e il dopo Brexit è un concetto fra l’altro molto ampio che in qualche modo deve essere descritto a beneficio di tutti coloro che vogliono trasferirsi a Londra.
Per dopo Brexit occorre infatti distinguere la fase attuale, ovvero il periodo successivo al referendum per la Brexit che si è tenuto il 23 giugno 2016.
Da quel momento è stata attivata una procedura che prevede l’attivazione dell’ormai noto articolo 50 dei trattati istitutivi dell’Unione europea, che prevede appunto l’ipotesi dell’uscita di uno dei componenti dal congresso europeo. È una fase che di fatto punta ad arrivare all’uscita effettiva. Da quel momento, ovvero dal momento in cui la procedura si potrà dire conclusa, la Gran Bretagna sarà ufficialmente fuori dall’Unione Europea.
Fino al giorno in cui non verranno ufficializzati accordi differenti, i cittadini italiani saranno considerati cittadini comunitari e come tali agevolati nell’ottenimento del permesso di residenza. Questo è il primo presupposto per poter ottenere un lavoro a Londra e accedere ad esempio ai servizi offerti dal Servizio Sanitario inglese.
Così come non verranno posti ostacoli burocratici per poter validamente stipulare un contratto di affitto.
Al di là poi degli aspetti normativi, che attualmente restano invariati rispetto agli ultimi anni, sussiste un’agevolazione culturale nei confronti degli Italiani, che rappresentano una delle comunità linguistiche più presenti nella capitale inglese.
Il che, anche quanto la Brexit sarà un processo concluso, lascia prevedere ragionevolmente, che gli Italiani che lavorano a Londra saranno richiesti e continueranno a rappresentare una componente essenziale nel mercato del lavoro londinese.
Learn online with the University of Cambridge Institute for Sustainability Leadership